mercoledì 3 maggio 2017

Pensieri e Parole

Mi diedero un foglio bianco su cui scrivere. Così mi fermai davanti la riva di un fiume, ascoltando con leggerezza lo scorrere lento dell'acqua e il fruscìo delle foglie degli alberi. Ogni singolo colore mi riportava a pensare all'arcobaleno. Immaginai di avere 6 anni e ritrovarmi in spiaggia a costruire castelli di sabbia col mio babbo. Correvo verso la riva del mare a prendere l'acqua col secchiello e portarla verso il castello. Scavavo buche e dentro immaginavo nuotassero i pesci. Mio padre costruiva il ponte perchè io ero indaffarata a salvare la principessa dal drago cattivo.
Apro gli occhi e ritorno ad ascoltare lo scorrere lento del fiume. Impressionante come spesso la realtà entri dentro un'altra realtà, forse migliore della prima.
Davanti a me vedo passare un bambino, probabilmente sui 4 anni di età, che tende la mano alla madre. I suoi occhi così luminosi sembrano il riflesso della luce. Così mi colpisce un nodo alla gola. Strano con quanta velocità scorra la vita. Da piccoli desideriamo così tanto essere teenagers. Arriviamo all'età adulta e rimpiangiamo l'infanzia.
Vedi scorrere davanti a te fiumi di situazioni, emozioni e persone che ti lasciano addosso sempre un pò di sè. Ogni sguardo, abbraccio e sorriso che ti resta inciso nel cuore. Come quando da bambino col pennarello inizi a fare uno scarabocchio. Dopo cambi colore e lo ripassi sul primo e continui fino a quando quel foglio bianco è riempito da singoli colori, diversi l'un l'altro. Così è la vita. La puoi guardare da diverse angolazioni, colorarla con mille emozioni. Riempirla di situazioni, sogni e mille sfaccettature. Ma alla fine di ogni cosa capisci che quello che conta veramente non è il traguardo che raggiungi ma quanta passione, amore e determinazione metti all'interno di ogni cosa. Non importa se lungo il tuo cammino ti capita di fermarti. E non importa se magari qualcuno ti spinge, portandoti fuori dalla pista. La cosa più importante è non mollare, ma guardare sempre davanti a te. Perchè è solo quando prendi consapevolezza di ogni tua singola azione, emozione e sconfitta che puó rinascere in te la primavera.

KR
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lunedì 20 marzo 2017

"I colori della Libertà"

"Libertà" . Una parola, 7 lettere, un grande significato. Vi siete mai chiesti quale sia il vero senso di questa parola?

Stefano Nasetti proclamava la libertà come la derivazione di una consapevolezza tesa alla conoscenza. Quest'ultima derivata dall'informazione.
"La libertà deriva dalla consapevolezza, la consapevolezza deriva dalla conoscenza, la conoscenza deriva anche dall'informazione, dallo studio e dalla lettura senza pregiudizi".

Tucidide proclamava: "Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio".

Quante volte ci siamo sentiti in gabbia? Dentro una società schiavizzata da ogni singola forma di stereotipo, proteso a uniformare l'individuo ad essere la "perfetta" copia dell'altro. Una società dove il "diverso" non è la chiave del successo ma la fortezza dell'insuccesso. Schiavi di ogni tipo di menzogna che rende l'anima umana misera, dimenticando la vera forma di umanità.
Quando alzandoci in piedi proclamiamo: " Voglio essere libero" , prima di ogni cosa liberiamoci dalle catene dei pregiudizi, delle ostilità di ogni giorno e da ogni tipo di superficialità. Ricordiamoci di cosa la nostra anima prima di tutto abbia bisogno: Umanità.  Si, Umanità!
Perché solo quando diventeremo più umani, sapremo rispettare la diversità di ogni individuo. Solo quando sapremo rispettare il pensiero dell'altro, capiremo quanti colori possono arricchire la nostra vita. E alla fine di ogni cosa, solo quando sapremo spogliare la nostra anima da ogni grido di paura allora saremo veramente liberi!
Perché non esiste Libertà senza coraggio, coraggio senza determinazione, determinazione senza nessun tipo di insuccesso. Ed è quando ci rialzeremo da ogni caduta che capiremo quanta forza risiede nel nostro essere, essere umani!
Libertà non è solo una parola. Libertà è ogni singola forma di umanità protesa a rispecchiare il nostro essere. Ed è solo allora che potremo veramente dire: "Sono Libero".


                                                                                                                                                   KR